Il docufilm “La Fabbrica delle storie. Follonica 1842-2023” di Francesco Falaschi

In occasione del Centenario della nascita del Comune di Follonica, il 14 giugno al Teatro Fonderia Leopolda verrà presentato in anteprima il documentario.

Buon compleanno Follonica

Tanti gli eventi per festeggiare il Comune di Follonica, che proprio il 14 giugno 1923, veniva ufficialmente istituito. Si parte con la consegna delle le chiavi della città a tre donne che, si spiega, “hanno portato Follonica nel mondo“: l’astrofisica Paola Caselli, direttrice del Max Planck institute for extraterrestrial physics di Monaco di Baviera, Vanessa Incontrada, attrice, modella e conduttrice tv e Cecilia Laschi, scienziata e una delle maggiori esponenti internazionali di robotica. A seguire la presentazione del volume Mare di Ghisa – Inchiesta sui primi cent’anni del Comune di Follonica a cura di Alberto Prunetti.

La fabbrica delle storie. Follonica 1842 – 2023

La sera, al Teatro Fonderia Leopolda, la presentazione in anteprima del docufilm diretto dal regista Francesco Falaschi (Emma sono io, Questo mondo è per te, Quando basta) e scritto da Sacha Naspini.
La storia della città fabbrica attraverso cinque racconti di personaggi inventati, ma storicamente verosimili. Un intreccio tra teatro di narrazione, fiction e documentazione storica.
Gli attori principali sono: Alessandro Haber, uno dei più importanti attori di cinema e teatro italiani, Luigi Fedele, già protagonista di Piuma e Quanto basta, Cecilia Dazzi (protagonista del film d’esordio di Falaschi Emma sono io e di molte fiction televisive), Cristiana dell’Anna (Gomorra, Qui rido io), Blu Yoshimi (Il Sol dell’avvenire). La colonna sonora è stata composta dal musicista Paolo Vivaldi.

Proiezione alle 19 e alle 21 presso il Teatro Fonderia Leopolda di Follonica.

(nella foto Cristiana Dell’Anna)

Sinossi

La storia di Follonica, tra invenzione, documento storico e fiction. Poco meno di duecento anni affidati alle parole e ai sentimenti di personaggi emblematici, storicamente verosimili: il bracciante che nella metà dell’Ottocento decide di lasciare i campi alla scoperta degli “inferni” dell’Ilva; la giovane ragazza che all’inizio degli anni ’30 entra in servizio in una casa situata proprio là, in quella che tutti chiamano la “città nella città”: la fonderia. E poi gli anni del boom, alla fine dei quali un giovane artista della ghisa vede cambiare tutto (Follonica si apre al turismo), fino ad oggi.

Cinque storie. Cinque destini legati a una città che si muove, cambia faccia. E un oggetto – simbolo che vediamo passare di mano in mano, accompagnando lo spettatore in un viaggio nei luoghi emblematici di una comunità.
Per riscoprirli oggi, in tutta la loro potenza evocativa e la loro potenzialità futura.

FacebookTwitterWhatsAppEmail
ULTIME NEWS Vedi tutte