Dante la Commedia Divina: in sala il documentario di Magnitudo Film

Girato in parte in Toscana, il documentario diretto da Roberta Borgonovo sarà al cinema soltanto il 23, 24 e 25 gennaio

Dante la Commedia Divina è il nuovo documentario prodotto da Magnitudo Film, scritto e diretto dalla regista cesanese Roberta Borgonovo con il commento del filosofo e attore milanese Franco Ricordi, che accompagna lo spettatore in un viaggio inedito nella Divina Commedia.

Il documentario sarà al cinema dal 23 al 25 gennaio 2023. Qui la programmazione in Toscana.

Sinossi

Il film è un viaggio inedito nei mondi ultraterreni di Dante attraverso la recitazione e l’interpretazione filosofica di alcuni canti della Divina Commedia. Un percorso interiore, alla scoperta delle nostre più drammatiche debolezze, dei nostri mostri, incarnati qui da due giovani attori che attraverseranno i tre regni. Il nostro palco è un puzzle di luoghi eterni come il Duomo di Firenze, il Museo dell’Opera e la Certosa, che si fondono con i chiaroscuri del bosco, la Selva Selvaggia, con il luccichio del mare che lambisce il monte del Purgatorio e con l’abbacinare dell’assolato Teatro del Silenzio, a Lajatico.

A guidarci è Virgilio, una fulgida ombra del passato. A tenerci saldi lungo il cammino un’inestinguibile luce: l’Amore di Beatrice, che ci aspetta alle porte del Paradiso, per accompagnarci lungo l’ultima scalata verso la Luce Eterna. L’amore è la forza ingovernabile che tutto muove, anche quando il dolore sembra aver cristallizzato tutto. L’amore sottende ogni canto di questa opera, sin dai suoi scorci più bui fino all’ultima, estatica visione della luce eterna. È così che Dante Alighieri, poeta, filosofo, politico del ‘300, condannato all’esilio e al rogo dai suoi concittadini, salva se stesso, nell’eterno inno alla Libertà che è la sua Commedia Divina.

Le location toscane

Le riprese del film sono state realizzate tra Lazio e Toscana, interessando varie location della nostra regione. Tra queste, le principali sono Firenze con la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Museo dell’Opera del Duomo e la Certosa, il Teatro del Silenzio a Lajatico (PI), il Parco di San Rossore (PI), il Castello di Castiglione del Terziere a Bagnone (MS).

Il documentario è girato prevalentemente con cavalletto, sfruttando per il “B-roll” lo slow motion e un’accentuata apertura di diaframma per giocare con i fuochi, dando il senso di sospensione dei sogni e delle visioni. I pochi movimenti di steady sono funzionali ad accompagnare lo spettatore in alcuni luoghi: muovendoci con Dante dentro di essi, li scopriamo con lui.

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