Alba blu: Emanuela Mascherini torna in Toscana per il nuovo corto

Tratto da una storia vera, il corto affronta il delicato racconto dei segni che la violenza lascia nella psiche oltre che sul corpo

Si sono svolte tra Roma e la Maremma le riprese di Alba Blu, il nuovo cortometraggio diretto ed interpretato dall’autrice fiorentina Emanuela Mascherini, scritto insieme a Giuseppe Isoni, con Simone Faucci e Francesco Grifoni.

(Backstage a Monte Argentario © Lorenzo Sandrini)

Locations

Le riprese, iniziate il 22 luglio scorso a Roma, nella storica Biblioteca Nazionale, si sono poi spostate per un paio di giorni a Monte Argentario, in provincia di Grosseto, nella casetta After Love, opera degli artisti Vedovamazzei, ispirata e fedelmente riprodotta dal cortometraggio “One Week” di Buster Keaton.

(Backstage a Monte Argentario © Lorenzo Sandrini)

I postumi della violenza sulle donne

Tratto da una storia vera, Alba Blu è il racconto dei segni che la violenza lascia nella psiche oltre che sul corpo.  E’ centrale quindi il tema dei postumi della violenza declinato nella sua forma più intima e raccontato con una ricerca del linguaggio che come nei lavori precedenti di Mascherini indaga la contaminazione tra cinema del reale e elementi di surreale. 

La regista

Emanuela Mascherini si è diplomata in recitazione presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e in Digital Filmmaking alla New York film Academy di New York. I suoi lavori sono stati selezionati e hanno ricevuto premi in molti festival nazionali ed internazionali, selezione ai Nastri d’argento e shortlist dei David. Il cortometraggio “Come la prima volta” è stato selezione alla 75esima edizione del Festival di Venezia, nella sezione I LOVE GAI dei Giovani Autori Italiani.

Credits

Il cortometraggio è prodotto da STETI produzioni e realizzato con il sostegno dei contributi selettivi della DGCA-MiC, con la collaborazione di Image Hunters, Toscana Film Commission, Roma Lazio Film Commission e scuola di Recitazione di Latina Acting Lab i cui allievi, formati proprio da Emanuela Mascherini, hanno collaborato come figurazioni.

Fanno parte del cast tecnico Francesco di Pierro (Fotografia), Federico Baciocchi (Scenografia) e Valentina Pintus (Costumi).

(Backstage a Monte Argentario © Lorenzo Sandrini)

Il recupero dei tessuti pratesi

Una collaborazione importante per la realizzazione del corto è quella avviata con la società benefit Fody di Pistoia che, grazie al CNA Toscana Centro, ha fornito i tessuti recuperati dalle giacenze inutilizzate di grandi aziende tessili pratesi, altrimenti destinate allo smaltimento, e impiegate per le esigenze scenografiche del cortometraggio. Un primo passo della società produttrice del corto nell’intento di impostare un’economia dell’arte sostenibile e circolare inserendosi così all’interno di un percorso di applicazione e certificazione del proprio processo produttivo tramite l’adozione del protocollo EcoMuvi, il disciplinare internazionale di sviluppo sostenibile certificato per la produzione audiovisiva. I tessuti infatti daranno vita in seguito a una nuova istallazione che seguirà la regista con altri artisti di arte contemporanea.

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